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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Marcello , 7
 
originale
 
7. At vero huius gloriae, C. Caesar, quam es paulo ante adeptus, socium habes neminem: totum hoc quantumcumque est (quod certe maximum est) totum est, inquam, tuum. Nihil sibi ex ista laude centurio, nihil praefectus, nihil cohors, nihil turma decerpit: quin etiam illa ipsa rerum humanarum domina, Fortuna, in istius societatem gloriae se non offert: tibi cedit; tuam esse totam et propriam fatetur. Numquam enim temeritas cum sapientia commiscetur, neque ad consilium casus admittitur.
 
traduzione
 
7 Invece questa gloria che ti sei conquistato poco fa, C. Cesare, non la devi spartire con nessuno: tutto questo merito, per quanto grande sia (ed ? certamente grandissimo), tutto - lo ripeto - ? tuo; di questa gloria, non c'? centurione, prefetto, coorte, squadrone che rivendica una parte per s?, e perfino la stessa nota signora delle vicende umane, la Fortuna, non si fa avanti per aver parte di qu?sta gloria: cede davanti a te, ammette che essa ? interamente di tua esclusiva propriet?. Infatti l'avventatezza non ? mai unita alla saggezza e il caso non ? mai ammesso ai consigli della ragione.
 

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